Il Senato ha dato fiducia al Governo sulla spending review
Pubblicato il 01 agosto 2012
Il Decreto legge n.
95 del 2012 sulla spending review, con il maxiemendamento presentato dal Governo, passa lo step con fiducia al Senato. Ora, breve passaggio alla Camera, senza modifiche, per l’ok definitivo. Il Decreto porta con sé il Dl
87/2012, sulle dismissioni del patrimonio pubblico; per conoscere i tagli al pubblico impiego bisognerà invece aspettare il 31 ottobre 2012. Viene salvata la Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione).
Nel testo è reso possibile l’anticipo al 2013 dell’aumento dell'addizionale regionale all'Irpef dallo 0,5 all'1,1%, nelle 8 regioni con la sanità in rosso.
Aumentate anche le tasse per gli universitari fuoricorso, in base all'indicatore Isee.
Al prossimo rinnovo dei Cda, il tetto degli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo Stato (come la Rai) sarà pari a 300mila euro.
Tra le misure c’è anche l'accorpamento di monopoli di Stato nell'agenzia delle Dogane e dell'agenzia del Territorio in quella delle Entrate.
Le provincie non saranno soppresse ma riordinate (non si salvano le Province di Terni, Isernia e Matera), anche se la sostanza non cambia, ed è istituita la Conferenza metropolitana, organismo provvisorio per scrivere lo Statuto delle future città metropolitane.
Arriveranno 800milioni ai Comuni e 6 miliardi in favore delle zone terremotate dell’Emilia.
La salvaguardia degli esodati si ferma agli ulteriori 55mila, con il costo aggiuntivo spalmato in 7 anni (2014-2020), quando gli esodati citati passeranno dalla cassa integrazione/mobilità alla pensione. Pensionamento anticipato al 1° settembre 2013, con i vecchi requisiti maturati entro agosto, per 3.500 insegnanti.