Il ravvedimento Iva evita il reato

Pubblicato il 09 dicembre 2006

Si possono regolarizzare entro mercoledì 27 dicembre gli acconti 2006 da parte dei contribuenti Iva 2005, che hanno omesso versamenti di importi superiori a 50 mila euro. Tutti coloro che ricadono in questa fattispecie e che intendono evitare rischi penali, possono avvalersi del ravvedimento e versare quindi il dovuto entro la data indicata. Il nuovo adempimento è previsto dall’articolo 35, comma 7, del Dl 223/06, che ha inserito gli articoli 10-ter e 10-quater nel decreto legislativo 74/2000, integrando il sistema delle sanzioni tributarie penali. Sono state così introdotte due particolari situazioni delittuose relative all’omesso versamento Iva e all’utilizzo in compensazione di crediti non spettanti o inesistenti, nel caso in cui l’ammontare supera 50mila euro per ciascun periodo d’imposta. In caso di ravvedimento lungo (quello cioè che va fatto entro il 27 dicembre per evitare il reato), oltre al tributo dovuto, il contribuente deve pagare anche l’interesse del 2,5% annuo, calcolato dal giorno successivo a quello di scadenza e fino al giorno di pagamento compreso, e la sanzione del 6% (un quinto del 30%). Le somme dovute, gli interessi e le sanzioni si versano con la stessa modulistica prevista per il pagamento del tributo, cioè con il modello F24. Il tributo e gli interessi devono essere pagati cumulativamente mentre le sanzioni si pagano a parte.

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