Il premio fedeltà rientra nel reddito imponibile
Pubblicato il 04 dicembre 2013
La Corte di Cassazione riconosce quale reddito imponibile il “premio fedeltà” erogato a favore di un dipendente dopo il venticinquesimo anno di servizio. Così, con la sentenza n.
27099 del 3 dicembre 2013, accoglie il ricorso che le Entrate hanno presentato con la decisione della Ctc, evidenziando la violazione dell'art. 17 del DPR n.
636/1972.
Si sottolinea la volontà del legislatore di evitare atti elusivi riconoscendo al dipendente somme sotto forma di vere e proprie erogazioni liberali che hanno invece caratteristica di corrispettivo per l'attività svolta.
Eccezionalità e non ricorrenza sono le caratteristiche che devono qualificare, ai fini della non tassazione, l'erogazione liberale, riservata alla generalità dei dipendenti o a categorie di essi. Non rientra in tali caratteristiche il caso in esame.