Il notaio disattento rischia il reato di falso ideologico
Pubblicato il 16 giugno 2009
Per la quinta sezione penale della Cassazione – sentenza n. 4694 del 2009 – commette il reato di falso ideologico il notaio che riceva un testamento o operi consapevolmente in presenza di un soggetto che non ha la piena capacità di esprimere la propria volontà; il ricevimento di un atto pubblico, infatti, postula la piena capacità dei soggetti che vi partecipano di esprimere la propria volontà e di comprendere la lettura dell'atto effettuata dal pubblico ufficiale. Normalmente, la partecipazione all'atto notarile da parte di soggetto incapace comportava solo conseguenze deontologiche per il notaio oltreché risvolti sul piano civile per l'atto. Con la sentenza di specie, la Corte di legittimità ha alzato il tiro prevedendo, per il pubblico ufficiale, anche conseguenze di ordine penale.