Il ministero dello Sviluppo Economico aggiorna la modulistica in seguito a ComUnica. I Consulenti: l’avvio è un flop

Pubblicato il 06 aprile 2010 È stato pubblicato – “Gazzetta Ufficiale” n. 78 del 2010 – il Decreto del ministero dello Sviluppo del 23 marzo 2010, con oggetto: “Modifica dei modelli di certificati-tipo inerenti il Registro delle imprese previsti dall'articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica del 7 dicembre 1995, n. 581, e adozione di un modello di ricevuta di accettazione di comunicazione unica per la nascita dell'impresa”.

Il decreto adegua la modulistica utile alla procedura ComUnica per armonizzare la documentazione a livello nazionale e presenta un prospetto che riassume i dati dei 4 enti interessati (Registro imprese, Inps, Inail e agenzia delle Entrate).

Come previsto dal regolamento di attuazione del Registro imprese è concesso il rilascio anche per corrispondenza e per via telematica di certificati di iscrizione o annotazione nel registro delle imprese o di certificati attestanti il deposito di atti a tal fine richiesti o la mancanza di iscrizione, o, ancora, di copia integrale o parziale di ogni atto per cui sono previsti l’iscrizione o il deposito nel RI.

La nuova ricevuta di accettazione rappresenta il titolo per l’avvio subitaneo dell’impresa.

Denunciano un primo flop della procedura i Consulenti del lavoro. Alcune criticità evidenziate già dalle prime applicazioni vi sono quelle delle imprese che iniziano l’attività contestualmente all’assunzione di dipendenti o la diversa tempistica dell’inizio dell’attività per ciascun ente coinvolto. Per l'Agenzia l’inizio attività ha valore ai fini fiscali dal momento che si intraprende l'esercizio di un'impresa; per il Registro delle imprese è un fatto amministrativo che può anche essere subordinato al possesso di specifiche autorizzazioni, licenze o permessi e spesso non coincide con quello fiscale; per l'Inps e l'Inail è un fatto dichiarativo ai fini previdenziali e assicurativi indipendente dai primi due.

Per questi motivi i consulenti invitano ad ascoltare di più chi, come loro, propone, in tal caso inutilmente, soluzioni operative diverse: “C'è sempre tempo per riparare e tornare indietro”.
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