Giovanni Geroldi, direttore generale per le Politiche previdenziali, spiega che fino a qualche giorno prima di chiedere alla Cassa forense di riformulare la proposta di riforma della previdenza, era ad essa favorevole. Tuttavia, a seguito del parere della Giustizia - secondo cui la difesa dei diritti quesiti non può essere eccessivamente squilibrata a discapito dei giovani - e delle perplessità già segnalate dal ministero dell'Economia - per il quale le entrate previdenziali non basteranno a coprire la spesa fino al 2037 - il direttore ha richiamato l'attenzione sulla necessità di interventi che possano garantire la stabilità e l'equità tra le generazioni. Con l'occasione dell'incontro del 21 aprile, comunque, le parti potranno meglio confrontarsi sulla questione. Intanto l'Adepp, l'associazione delle Casse, chiede ai Ministeri il rispetto dell'autonomia degli enti.
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