Il forfait “minimi” non convince i commercialisti

Pubblicato il 08 gennaio 2008

Continuano le critiche sul forfait “minimi” mosse dagli intermediari. Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (l’Albo unico che riunisce dottori commercialisti e ragionieri) a commento dell’intervento di Fassina, consulente del viceministro Visco sul Sole 24 Ore del 6 gennaio scorso, afferma che “I benefici sono minimi come  contribuenti a cui sono destinati. In ogni caso noi non lavoriamo sulla complicazione, auspichiamo una vera semplificazione”. Inoltre, Siciliotti in tono accusatorio aggiunge che “è più facile adattarsi ad applicare un’aliquota più bassa in un quadro normativo complicato e costoso (per cliente e collettività) ma noto e redditizio (per l’intermediario), piuttosto che misurarsi con un quadro fortemente semplificato”. 

 

Intanto, il prossimo passo del Consiglio sarà la redazione del nuovo regolamento per la formazione professionale continua.

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