Il Fisco punta ai profitti virtuali

Pubblicato il 12 ottobre 2006

di studio sulla tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria si sta dedicando alla ricerca di una soluzione idonea per equiparare i tre regimi di tassazione del risparmio attualmente vigenti (dichiarativo, amministrato, gestito). La proposta è quella di un’unica aliquota sui redditi da capitale e finanziari non superiore al 20% applicata su tutti i titoli in circolazione e senza franchigia per le classi meno agiate. Il favore della Commissione è inoltre orientato verso la scelta di estendere il principio di “maturazione” anche ai depositi in “amministrato” o in “dichiarativo” e ai fondi esteri. Il problema della difficoltà di individuare il valore corrente degli strumenti finanziari non quotati viene risolto, invece, prevedendo che essi siano valutati al costo. L’applicazione del maturato avrebbe come corollario la possibilità di compensare i redditi di capitale con le minusvalenze, sia realizzate che maturate. Inoltre, la tassazione dei fondi non avverrebbe più a monte, ma presso il sottoscrittore, con il vantaggio di consentire a quest’ultimo di compensare le minusvalenze e plusvalenze con i risultati di segno opposto conseguiti sul dossier titoli. La relazione della Commissione è servita per impostare la delega al Governo sulla riforma della tassazione delle rendite finanziarie. La revisione dell’impostazione del risparmio, infatti, è attualmente inserita in un disegno di legge delega varato nel contesto della Finanziaria per il 2007.

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