Il Dl auto aspetta Bruxelles

Pubblicato il 29 settembre 2006

In attesa che arrivi il via libera di Bruxelles per modificare il Dl Iva sulle auto aziendali e vengano così definite le misure di copertura del provvedimento, si fanno strada anche ipotesi diverse. Una di queste è quella di inserire le modifiche nel nuovo Dl collegato alla Finanziaria abbandonando alla sua sorte il vecchio. Intanto, ieri, ultimo giorno utile per presentare gli emendamenti, erano 40 le proposte di modifica depositate in commissione Finanze del Senato. Secondo il regolamento di Palazzo Madama, ciò non impedisce a Governo e relatore di emendare il testo anche in Aula. Tra gli emendamenti presentati in Commissione emerge l’intenzione di semplificare la procedura di accesso ai rimborsi Iva, soprattutto concedendo più tempo ai contribuenti per presentare le istanze. In tal modo, l’onere della sentenza – stimato dal Tesoro in 15-17 miliardi di euro - non ricadrebbe sul bilancio 2006, aggravandolo di altrettanto, ma si sposterebbe sul 2007. Intanto, sono due le proposte su cui i tecnici del Governo stanno lavorando anche attraverso il confronto con le istituzioni comunitarie. Da una parte si propende per una soluzione secca al 50% di detrazione sull’esempio di ciò che accade in Germania. Dall’altra si ipotizza di servirsi dei dati provenienti dagli studi di settore per capire l’effettivo utilizzo delle auto da parte delle aziende. E la quota così determinata potrebbe essere poi modulata per settore produttivo.

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