La Corte di legittimità, con la sentenza n. 14933 del 7 aprile 2009, ha ribaltato la decisione con cui il Gup di Roma aveva disposto l'archiviazione da un'accusa per fatture false nei confronti di un imprenditore; quest'ultimo era stato rinviato a giudizio in quanto nei conti correnti della sua società erano presenti delle movimentazioni non corrispondenti alle operazioni commerciali dichiarate. Mentre per il Gup i capi di imputazione erano stati formulati in maniera generica e tale da non garantire pienamente il diritto di difesa, la Cassazione, a seguito del ricorso della Procura, ha precisato che, in caso di contestazione del reato di fatture false, “trattandosi di documenti mai emessi, la probatio diabolica richiesta dal gup non impediva la compiuta difesa e nessuna ulteriore specificazione appariva possibile”. In particolare, secondo i giudici di legittimità, l'imputazione formulata dall'accusa era assolutamente completa.
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