Con sentenza n. 225 del giorno 8.6.2005, l'Alta Corte è di nuovo intervenuta sulla materia delle presunzioni utilizzabili dall'Amministrazione finanziaria per procedere ad accertamento induttivo, e, in particolare, sulla presunzione secondo cui i prelevamenti dell'imprenditore dai conti correnti bancari possono essere qualificati come ricavi se non è indicato il beneficiario delle somme. La Corte ha rilevato che, in caso di accertamento induttivo, ci si deve rivolgere, oltre che ai maggiori ricavi, anche all'incidenza percentuale dei maggiori costi, che perciò devono essere detratti dall'ammontare dei prelievi non giustificati.
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