Il quarto Congresso di aggiornamento professionale firmato dal Consiglio nazionale forense sotto il titolo “Rapporti economici e controllo di legalità” - vi parteciperanno 150 esperti per gli otre 2.300 iscritti, riuniti in tre giorni di studi e seminari - è teso a recuperare il primato del diritto e regole certe e solide per l’economia del “sistema globale”, la cui struttura ha ceduto al peso della crisi economica. Apre i lavori il presidente Guido Alpa: “Il fallimento del mercato impone un ripensamento del ruolo dello Stato, delle leggi, dell’apparato dei controlli”. Riflessione che spiega il richiamo all’impegno della categoria verso, approfondisce Natalino Irti, “una nuova stagione della legalità che superi i dualismi economia/diritto e mercato/Stato”, col ritorno alle regole avendo fallito il “mito dell’autoregolamentazione del mercato”, stretto parente dell’ “affinamento progressivo della capacità di elusione”, di fronte a un diritto penale debole, scarsamente incisivo.
Contribuiscono alla attuale fase complessa per l’Avvocatura le due riforme della professione forense e della Giustizia, obiettivi considerati prioritari e tra essi indissolubili.
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