I Consigli nazionali di dottori commercialisti e ragionieri chiedono, in un documento comune che delinea le criticità del sistema, che sia rivista la disciplina antiriciclaggio nella parte in cui chiama alla collaborazione i professionisti. Le categorie pongono in rilievo le estensioni interpretative operate dall’Uic rispetto al dlgs 56/04: un elenco di moltissime prestazioni oggetto di registrazione delle operazioni e una dilatazione delle “operazioni frazionate”.
Viene definita “incostituzionale” la disparità di trattamento tra i professionisti economici da una parte e avvocati e notai dall’altra, aiutati, questi, da una “tassativa elencazione delle operazioni soggette agli obblighi”.
Intanto, l’Andoc ha deciso di non partecipare al congresso unitario con i ragionieri, l’8, il 9 e il 10 novembre prossimi. La delibera è stata assunta – ha spiegato il presidente Losi – contro la mancata convocazione di un congresso di categoria, come richiesto da più parti.
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