Nell’ambito del programma Horizon Europe, è stato delineato il Piano Strategico Horizon Europe: un programma di interventi del budget complessivo di 95,5 miliardi di euro che ha come quadro di riferimento il periodo 2020- 2027, con cui l’Unione europea mira a favorire l’innovazione e la ricerca tra gli Stati membri, intervenendo su fattori di disparità tra i Paesi e su problemi sociali ed economici comuni all’Unione.
Dopo il il via libera del Consiglio Europeo al Piano strategico, arrivato lo scorso 16 marzo, il Regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 12 maggio: è, quindi, già in vigore e si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021.
All’interno del programma Horizon Europe, la UE ha messo in campo anche uno strumento unico per agevolare le piccole e medie imprese, sotto forma di acceleratore (bando EIC Accelerator), che ha la finalità di velocizzare i processi di crescita di piccole e medie imprese a vocazione fortemente innovativa.
Il nuovo strumento sostiene singole piccole e medie imprese (PMI), comprese Start-up e imprese spinout, per sviluppare e far crescere innovazioni game-changing.
In alcuni casi vengono supportate piccole mid-cap (fino a 500 dipendenti). Sono incoraggiate, in particolare, le domande provenienti da Start-up e Pmi con donne in ruoli apicali al loro interno.
Il finanziamento consiste in un contributo a fondo perduto del 70% fino a 2,5 milioni per ciascun progetto, per i costi di sviluppo dell’innovazione.
Il nuovo acceleratore interviene in tre differenti modi:
può concedere un sostegno finanziario misto alle Pmi, comprese start-up, e, in casi eccezionali, piccole imprese a media capitalizzazione, che realizzano innovazioni pionieristiche e dirompenti, considerate non idonee al finanziamento bancario;
può concedere sovvenzioni a favore delle Pmi, comprese le start-up, che intendono realizzare qualsiasi tipo di innovazione e che mirano a espandersi successivamente;
può concedere sostegno sotto forma di solo capitale a favore di Pmi considerate non idonee al finanziamento bancario, comprese le start-up, che hanno già beneficiato di sostegno sotto forma di sovvenzioni.
Il beneficiario dell’acceleratore è un soggetto giuridico, che rientra nella definizione di Start-up, Pmi o, a volte, una piccola impresa a media capitalizzazione che intenda espandere la propria attività con sede in uno Stato membro o in un paese associato.
La proposta può essere presentata dal beneficiario o, previo accordo di quest’ultimo, da una o più persone fisiche o soggetti giuridici che intendano creare o sostenere il beneficiario.
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