Guida in stato di ebbrezza. Ok all’utilizzo del prelievo eseguito presso il pronto soccorso
Pubblicato il 10 luglio 2012
Per la Suprema corte di cassazione –
sentenza n. 26108 del 5 luglio 2012 – il prelievo ematico che venga eseguito secondo le procedure di pronto soccorso nel corso del ricovero conseguente al sinistro stradale, costituisce elemento di prova acquisito attraverso la documentazione medica, “
con conseguente irrilevanza, a questi fini, della (eventuale) mancanza di consenso".
Il detto prelievo, quindi, può essere legittimamente utilizzato ai fini dell’accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza a prescindere dell’esistenza o meno del consenso informato del paziente.
Inoltre, - continua la Corte - il soggetto è legittimato ad opporre rifiuto al prelievo ematico esclusivamente nel caso in cui lo stesso prelievo sia finalizzato unicamente all’accertamento di eventuale presenza di sostanze alcoliche nel sangue.