Guardasigilli su geografia giudiziaria: è impossibile fermare la riforma
Pubblicato il 12 settembre 2013
E' oggettivamente impossibile, oggi, fermare la riforma della geografia giudiziaria.
E' quanto evidenziato dal ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, nel corso della sua audizione presso l'aula del Senato tenuta l'11 settembre 2013. Allo stato, infatti – precisa il Guardasigilli - "
la quasi totalità dei traslochi è stata eseguita, il sistema telematico è stato adeguato ed è stata rimodulata la pianta organica”, e non si può tornare indietro.
A questo punto, la nuova ridistribuzione degli uffici giudiziari sarà operativa a partire dal 13 settembre, da quando, ossia, saranno in vigore i tagli a 30 tribunali e altrettante procure, a tutte le 220 sedi distaccate e a 667 uffici del giudice di pace.
Nel corso dell'audizione, il ministro ha altresì annunciato la messa a punto di una prima bozza di intervento correttivo contenente norme organizzative e processuali pensate per rendere più fluida la fase di avvio della riforma; in un secondo momento, un ulteriore decreto correttivo sarà finalizzato ad apportare alcune modifiche dell'assetto territoriale dei nuovi tribunali, “
così recependo alcune delle segnalazioni provenienti sia da quest'aula che dai territori”.
Il Guardasigilli ha negato la possibilità di conservazione di ulteriori sedi giudiziarie, per come sollecitata da avvocati e amministratori, sottolineando che altri interventi comprometterebbero il criterio che ha visto cancellare tutti gli uffici con un bacino di utenza inferiore a 100mila abitanti. Anche un rinvio, benché di breve durata, “
produrrebbe con assoluta certezza il caos”.