Green Pass, le risposte della Fondazione Studi
Pubblicato il 29 ottobre 2021
Con l’approfondimento del 28 ottobre 2021, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha pubblicato una serie di risposte sulla gestione del green pass sui luoghi di lavoro.
In particolare, secondo gli esperti della Fondazione:
- la cadenza delle verifiche predisposte dall’azienda può essere sia puntuale che a campione e non obbligatoriamente giornaliera;
- gli autotrasportatori dovranno essere sottoposti alla verifica del certificato verde solo nel caso di accesso fisico ai locali aziendali o ai piazzali dell’azienda;
- i lavoratori esenti dalla campagna di vaccinazione non sono soggetti ad alcun controllo;
- artigiani e lavoratori autonomi devono, comunque, essere in possesso di green pass;
- una volta acquisita la mancanza della certificazione verde Covid-19, eventuali eventi di malattia successivi – salvo i casi di rientro in azienda – non potranno essere indennizzati, persistendo lo stato di sospensione del rapporto lavorativo assimilato all’assenza ingiustificata;
- la tenuta di un registro dal quale sia possibile evincere le verifiche effettuate può essere adottato, purché non contenga dati ulteriori rispetto al nominativo del lavoratore;
- per le imprese con un solo lavoratore, il datore di lavoro dovrà nominare il dipendente stesso per l’autocontrollo sul possesso del green pass ovvero affidare il controllo ad un soggetto esterno;
- i lavoratori domestici, nel caso specifico, i badanti, sprovvisti di green pass non potranno accedere al luogo di lavoro.