Grandi evasori in manette
Pubblicato il 15 settembre 2011
È carcere, con allungamento della prescrizione (potrà arrivare anche fino a 10 anni) e riduzione degli effetti delle attenuanti in caso di pagamento del debito tributario all’apertura del dibattimento del primo grado, per chi evade per oltre 3 milioni di euro se l’imposta evasa rappresenta più del 30% del volume d’affari.
Con le nuove disposizioni della manovra, appena firmata dal Colle, è resa meno accessibile la sospensione condizionale della pena, ex articolo 163 del Codice penale.
Tra i reati sono contemplati quelli in materia di dichiarazioni dei redditi e dell'Iva (frode, infedeltà, omissione) e i documentali (emissione di false fatture, distruzione della contabilità). Sono fuori dalla disposizione i reati di omesso versamento dei tributi, di indebita compensazione di crediti inesistenti o non spettanti e di sottrazione fraudolenta al pagamento dei tributi.
La Manovra ha ritoccato al ribasso anche le soglie di punibilità. Sparisce del tutto l’attenuante in caso di utilizzazione nella dichiarazione di fatture inesistenti e di emissione di fatture false di importo inferiore a 154.937,07 euro nel periodo d'imposta.