Grande partecipazione alla manifestazione di protesta degli avvocati del 20 febbraio

Pubblicato il 21 febbraio 2014 E' stata massiccia la partecipazione degli avvocati, a Roma, in occasione della manifestazione indetta per il 20 febbraio nell'ambito della terza giornata di astensione dalle udienze proclamata dall'Organismo Unitario dell'Avvocatura, unitamente alle altre Istituzioni, Ordini e Associazioni forensi.

Nel comunicato diffuso dall'Oua nella serata del 20 febbraio, si parla di oltre 10mila avvocati e di partecipazione “bipartisan” delle forze politiche.

Il presidente dell'Oua, Nicola Marino, si dice soddisfatto di questa grande partecipazione e, in generale, della massiccia l'adesione alle tre giornate di astensione, circa il 90%. Marino rivolge al futuro ministro e al neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un messaggio: "gli avvocati hanno idee concrete”;  "Basta" incalza Marino "con i provvedimenti spot che in questi anni hanno solo reso più caro l'accesso ai cittadini, in cambio di un servizio pessimo”.

Nel mirino della protesta il disegno di legge delega di riforma del processo civile, la continua "demolizione" del processo civile, l'aumento dei costi per i cittadini per l'accesso e per i ricorsi in Cassazione e in Appello, la previsione della motivazione a pagamento, il filtro in appello, le liti temerarie, la mediazione obbligatoria, i "regali" sulla Rc Auto alle Compagnie Assicurative a scapito dei cittadini, gli errori e le inefficienze del rito Fornero, la riforma della geografia giudiziaria, i tagli al gratuito patrocinio, l'assenza di una seria politica su sicurezza, ricorso alla pene alternative, emergenza carceri, storture del processo penale, abuso della custodia cautelare e delle intercettazioni.

Nel corso dell'iniziativa gli avvocati hanno anche consegnato alle forze politiche, in un presidio costituito davanti Montecitorio, un documento contenente diverse proposte quali un pacchetto di riforme per il migliore funzionamento della giurisdizione; la disponibilità a uno smaltimento straordinario dell'arretrato, senza rottamazioni dei processi; una gestione oculate delle risorse; una vera attuazione del processo telematico; una riorganizzazione e messa in efficienza degli uffici, ottimizzando anche l'operato dei magistrati e dei funzionari; una riforma della magistratura onoraria; un'implementazione nel civile delle soluzioni stragiudiziali, coinvolgendo gli avvocati nelle arbitrali, nella negoziazione assistita e nella mediazione facoltativa; l'affidamento agli avvocati di nuovi settori di intervento nella gestione del contenzioso giudiziario e amministrativo.

All'incontro ha partecipato, per il Consiglio nazionale forense, il segretario Andrea Mascherin il quale ha sottolineato “Siamo alla sfida finale, c'è da stabilire se deve prevalere l'idea di una società solidale o basata sul mercato senza regole”. Mascherin ha anche ricordato la messa a punto, da parte del Cnf, di un disegno di legge volto all'inserimento dell'avvocatura all'interno dell'ufficio legislativo del dicasteso, con i costi a carico del Cnf medesimo.
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