I rimborsi derivanti dalla presentazione del modello 730, con le nuove date, non subiranno ritardi. E’ la risposta fornita dal sottosegretario Mef, Villarosa, ad un’interrogazione formulata al Governo, in commissione finanze della Camera.
E’ stato sollevato il dubbio che, con la fissazione del nuovo calendario da parte del Decreto fiscale per la presentazione della dichiarazione dei redditi, si potesse andare incontro a dei ritardi nel riconoscimento dei rimborsi in busta paga dei lavoratori.
Il modello dichiarativo, si ricorda, può essere presentato:
Spostato dal 15 aprile al 30 aprile il termine per la messa a disposizione dei contribuenti della dichiarazione precompilata.
Il sottosegretario ha rassicurato sul punto: il sostituto d'imposta è tenuto ad effettuare il conguaglio d'imposta alla data della prima retribuzione utile e, comunque, non oltre il mese successivo a quello in cui ha ricevuto il risultato contabile.
Nulla di fatto, invece, sulla questione del differimento della stretta per il regime forfetario.
E’ stato chiesto al Governo di far slittare al 2021 l’entrata in vigore dei nuovi limiti di accesso alla flat tax del 15%, per ricavi fino a 65mila euro.
In base alle nuove norme, è negato l’accesso a coloro che, oltre al reddito da lavoro autonomo, percepiscono più di 30mila euro da pensione o lavoro dipendente e a chi sostiene spese di lavoro dipendente per un importo inferiore a 20 mila euro.
Da più parti è stato chiesto di rinviare l’applicazione dei nuovi paletti al 2021, in nome dello Statuto del contribuente. Il Governo si è preso altri giorni per valutare la situazione: si vuole tutelare i diritti dei contribuenti, ma allo stesso tempo non andare contro i saldi di finanza pubblica.
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