In una lettere sottoscritta da circa 60 Ordini locali sui 109 presenti all’assemblea dei presidenti che si è svolta ieri a Roma, il presidente di Roma – Arnaldo Acquarelli - “in rappresentanza di almeno 60mila iscritti” ha spiegato che i dottori commercialisti si sentono “gravati da maggiori adempimenti e responsabilità tra incertezze normative e disorientamento nell’applicazione del Dlgs 139/2005 in avvicinamento all’Albo unico. Ma anche assediati dalla concorrenza fuori Albo e dai reiterati tentativi di liberalizzazione delle professioni”. A queste preoccupazioni ha cercato di dare una risposta il neopresidente del Consiglio nazionale - Mario Damiani - che si è detto pronto ad un confronto con il Governo per una nuova tariffa professionale frutto dell’unificazione tra i due Albi e sul recupero della legalità nelle nomine dei collegi sindacali delle Spa.
Intanto, da una commissione interna al Cndc è stata presentata ieri ai presidenti locali una prima bozza di regolamento per il nuovo tirocinio. Novità salienti del documento sono: la flessibilità (al tirocinante basterà una presenza in studio di almeno 20 ore da spalmare durante i giorni della settimana) e la regola per cui il periodo di pratica dovrà essere svolto necessariamente presso un dominus con almeno cinque anni di iscrizione all’Albo, così come previsto dal Dlgs 139/2005 sull’unificazione.
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