Le disposizioni urgenti in materia di giustizia varate dal Consiglio dei ministri nella seduta di ieri, 6 aprile, in relazione alla situazione emergenziale in corso.
Nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri, è stato approvato un nuovo Decreto legge recante misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia.
Rispetto quest’ultimo ambito, le nuove disposizioni sanciscono lo slittamento, dal 15 aprile all’11 maggio, del termine di cui al Dl Cura Italia, concernente il rinvio d’ufficio delle udienze civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, nonché la sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali.
Esemplificativamente, sono indicati come termini sospesi quelli afferenti a indagini preliminari, adozione di provvedimenti giudiziari e deposito della loro motivazione, proposizione degli atti introduttivi del giudizio e dei procedimenti esecutivi, impugnazioni e, in genere, tutti i termini procedurali.
Nel comunicato stampa del Governo di fine seduta viene altresì specificato che sono sospesi, per la stessa durata, i termini per la notifica del ricorso in primo grado innanzi alle Commissioni tributarie.
Sono previste, a seguire, alcune misure per quel che concerne la disciplina fallimentare, ricomprese tra gli interventi tesi a garantire la continuità delle aziende.
Tali disposizioni - per come si legge nel comunicato stampa del Governo - sono volte a:
Secondo quanto si apprende, le istanze di fallimento rimarrebbero sospese fino al 30 giugno 2020.
Da segnalare, infine, che nella bozza del Dl è disposto anche il differimento, al 1° settembre 2021, dell’entrata in vigore delle disposizioni del Codice della crisi d’impresa.
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