Giustizia e referendum: 9 regioni contro la geografia giudiziaria
Pubblicato il 01 ottobre 2013
Le regioni della Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria si sono unite a Puglia, Marche, Abruzzo, Calabria e Basilicata nella richiesta di convocazione di un referendum abrogativo nei confronti della Legge di riforma della geografia giudiziaria.
Per l'Organismo unitario dell'avvocatura, questa notizia – si legge in un comunicato stampa del 30 settembre 2013 – costituisce un segnale politico forte, “
il Governo non può guardare dall'altro lato”.
Nicola Marino, presidente dell'Oua, sottolinea come la metà del Paese sia contro la riforma, una riforma
“pensata male e realizzata peggio” in quanto aumenterebbe le spese senza produrre risparmi.
Evidenziato anche il caos in cui sono ritrovati molti uffici giudiziari a due settimane dall'entrata in vigore del riordino. Migliaia di processi sarebbero a rischio prescrizione.
Nel frattempo, anche i Radicali hanno presentato, nella mattinata del 30 settembre, 500mila firme per fare richiesta di ben sei referendum sulla “
giustizia giusta”. I quesiti riguardano: responsabilità civile dei magistrati, abolizione dell'ergastolo e del fuori ruolo per i magistrati, separazione delle carriere in magistratura e custodia cautelare in carcere.