L’Unione Nazionale Giudici di Pace e l’Associazione Nazionale dei Giudici di Pace hanno proclamato uno sciopero nazionale dei giudici di pace per i giorni dal 6 all’11 giugno 2016 per protestare contro la Legge n. 57/2016 che delega al Governo la riforma organica della magistratura onoraria ed altre disposizioni sui giudici di pace.
Per le organizzazioni rappresentative della magistratura di pace, tale legge, che sarebbe stata approvata senza che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, abbia tenuto fede all’impegno assunto di ascoltare le organizzazioni di categoria prima della sua approvazione definitiva, risulterebbe “altamente lesiva” dei diritti dei giudici di pace e dei principi di indipendenza del giudice e di autonomia degli uffici.
Nella lettera di proclamazione dello sciopero del 24 maggio, viene spiegato che gli organi deliberanti delle organizzazioni indicate hanno deciso di procedere con lo sciopero e con la prosecuzione delle azioni di protesta nel caso in cui il Governo ed il ministro della Giustizia non modifichino radicalmente l’attuale posizione “lesiva non solo dei diritti fondamentali dei giudici di pace, ma anche delle garanzie approntate dalla Costituzione a tutela dei cittadini e delle imprese che accedono al servizio Giustizia”.
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