Frode carosello, indizi di colpevolezza per frode fiscale e bancarotta fraudolenta
Pubblicato il 05 dicembre 2014
Con
sentenza n. 51008 del 4 dicembre 2014, la Corte di cassazione ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica contro la decisione con cui il Tribunale del riesame aveva
riformato l'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari per i reati di
frode fiscale e
bancarotta fraudolenta aggravata, annullando parzialmente l'imposizione della misura con riferimento alla bancarotta per insussistenza di gravi indizi di reato.
Nel caso esaminato, in particolare, il tribunale milanese, dopo aver riconosciuto la sussistenza dei
gravi indizi di colpevolezza in capo al legale rappresentante di una Srl per il reato di frode fiscale, li aveva
esclusi per quello di bancarotta asserendo la mancata conoscenza del coinvolgimento della fallita Srl nel meccanismo fraudolento.
Tuttavia, per il Pm, si trattava della
medesima condotta essendo la
Srl il fulcro su cui poggiava il carattere illecito delle transazioni commerciali delle altre società.
E a detta doglianza ha aderito anche la Corte di legittimità, secondo la quale la Srl era una
mera società cartiera, perno su cui poggiava il carattere illecito delle transazioni commerciali.
Ne discendevano i gravi indizi di colpevolezza a carico del responsabile commerciale della stessa,
sia con riferimento al reato di frode fiscale che a quello di bancarotta fraudolenta.