Tra i soggetti autorizzati all’attivazione dei tirocini, la Fondazione Consulenti per il lavoro ha riscontrato un incremento del tasso di occupabilità e stabilità contrattuale rispetto agli altri soggetti promotori.
Ad affermarlo è il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulente del Lavoro, che, all’esito della quinta indagine “Le performance degli enti promotori di tirocini in Italia”, svolta in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il comunicato stampa del 2 luglio 2021 rende note le percentuali relative alla trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro subordinato sia a tempo indeterminato, che a termine.
In particolare, il 59,4% dei tirocini – circa sei tirocinanti su dieci – ottiene un’occasione lavorativa nel periodo successivo la fine del tirocinio, determinando in tal modo un incremento del 9% rispetto ai tirocini attivati dagli altri soggetti promotori, per i quali il tasso di occupabilità si ferma al 50,7%.
In termini numerici, a livello generale, su 1.492.838 tirocini conclusi da gennaio 2014 a giugno 2020 (periodo oggetto dell’indagine) sono stati firmati 756.464 contratti post – tirocinio, di cui il 16,4% a tempo indeterminato e il 33,9% in apprendistato e il 41,2% a tempo determinato.
Diversamente, i contratti a tempo indeterminato in riferimento ai tirocini attivati da Fondazione Lavoro ammontano al 55,3% del totale.
Una notevole differenza si registra anche nelle regioni meridionali – in cui è più basso il tasso di occupabilità – e in particolare in Calabria, dove l’incremento occupazionale determinato dai tirocini promossi da Fondazione Lavoro è risultato maggiore rispetto alla media regionale (53,9%).
Indubbiamente il successo dei tirocini promossi dalla Fondazione Consulenti per il lavoro è rinvenibile nelle maggiori competenze e professionalità della categoria, utili a garantire percorsi professionali mirati per il tirocinante in relazione alle esigenze dell’azienda.
Il tirocinio, esperienza temporanea di orientamento e formazione in azienda per favorire l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro, prevede, come noto, la partecipazione di tre soggetti:
I requisiti legittimanti l’attivazione dei tirocini da parte dei soggetti promotori, sono definiti dalle Regioni nel rispetto delle Linee guida 2017, così come approvate nella Conferenza Stato – Regioni.
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