La Corte di cassazione, con la sentenza n. 11034 del 13 marzo 2018, chiarisce che se il legale rappresentante di una società emette fatture false e, poi, le usa, quale legale rappresentante, nella dichiarazione di una consolidata commette due reati penal-tributari ex DLgs. 74/2000: il primo, più grave, non assorbe il secondo.
Infatti, non sussiste la deroga al concorso di persone nel reato e non rileva che le imprese appartengano allo stesso gruppo nell'ambito del quale viene presentato il consolidato fiscale.
Il motivo è che la dichiarazione di consolidato - modello CNM - presentata dalla controllante non contiene elementi passivi fittizi, dunque solo le dichiarazioni presentate dalle singole società rientrano nel delitto di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di false fatture, in quanto solo tali dichiarazioni possono contenere tali elementi.
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