Il bilancio delle prime due settimane di avvio della fatturazione elettronica tra privati indica che sono stati già inviati 30 milioni di documenti (una media di più di due milioni di invii al giorno) e che gli scarti sono scesi al 5,6% rispetto all'8% dei primi giorni. Inoltre, 583.200 sono stati gli operatori che hanno inoltrato allo Sdi dell'Agenzia delle entrate i documenti elettronici.
Secondo i risultati del primo monitoraggio effettuato dalla stessa Agenzia delle Entrate, tra gli errori più comuni che generano gli scarti si registrano:
i file non conformi alle specifiche tecniche (il 36% dei documenti arriva in formato non Xml);
la duplicazione di inviii (il 26% dello scarto dipende dalla fattura duplicata);
il codice fiscale errato o la partita Iva non valida (6% dei casi).
La seconda casistica è da ricondurre al fatto che molto spesso il contribuente che dubita di aver fatto bene il primo invio lo rimanda uguale, generando così lo scarto; mentre in caso di codice o partita Iva errata, l’Agenzia ha la possibilità di correggerlo subito e avvisare l’utente, entro i cinque giorni in cui la stessa è tenuta a fornire la risposta, cosa che invece prima con la vecchia fattura cartacea non era possibile.
Molti professionisti evidenziano come, allo stato attuale, le famiglie, gli enti non profit e i condomìni non possono consultare le fatture elettroniche nel portale «Fatture e corrispettivi». Per tali soggetti privi di partita Iva, infatti, ancora non vi è la possibilità di visionare i file in formato elettronico (Xml), con una conseguente difficoltà per coloro che si aspettavano di poter recuperare gli originali fin dal 1° gennaio in «Fatture e corrispettivi».
Per ovviare a questa mancanza, il Garante della privacy, nel suo parere, ha richiesto che venga istituita un’area ad hoc in un’altra sezione del sito, accessibile con il Pin di Fisconline, dove i contribuenti senza partita Iva troveranno la copia della fattura in un formato consultabile senza bisogno di software (gli amministratori di condominio dovranno avere le credenziali di Fisconline abbinate al codice fiscale del condominio).
Tuttavia, solo da aprile tali consumatori finali potranno dare l’adesione per accedere a quest’area riservata sul sito delle Entrate e solo a partire, poi, dal 3 luglio potranno leggere e scaricare le fatture veicolate tramite il Sistema di interscambio.
In attesa, i consumatori che volessero avere subito la fattura in formato Xml, devono comunicare al fornitore una casella di posta elettronica certificata e dotarsi di un software per la “lettura” del file.
Nonostante i buoni numeri offerti dall’Amministrazione finanziaria e la constatazione del miglioramento della qualità dell’adempimento, l’Associazione Nazionale Commercialisti si è rivolta, con una lettera, al Ministro dell'economia Giovanni Tria per evidenziare, ancora una volta, come la situazione sia tutt’altro che rassicurante in conseguenza degli errori e delle anomalie che professionisti e imprese continuano a registrare nel funzionamento del servizio.
Il Presidente ANC Marco Cuchel ribadisce che è difficile comprendere “come sia possibile minimizzare o addirittura negare i diffusi problemi che imprese e professionisti economici continuano a riscontare nell’utilizzo sia del canale dell’Agenzia delle Entrate, sia delle diverse piattaforme private delle software house presenti sul mercato”.
L’Associazione sottolinea come a sole poche settimane di avvio della fatturazione elettronica, il sistema appaia in “affanno e al limite del caos” e che l'osservazione non sia frutto di un “infondato allarmismo”, ma è “supportata dalle molteplici segnalazioni provenienti da professionisti e imprese di tutta Italia che continuano a comunicarci i problemi riscontrati e che, così come la stessa ANC, non accettano di passare per visionari”.
Tra le criticità segnalate dall’ANC si evidenzia il malfunzionamento non solo del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, ma anche delle piattaforme private, costrette in alcuni casi a sospendere l’invio di tutte le fatture al SdI nell’attesa di riuscire a risolvere problemi tecnici. A ciò, si aggiungono poi rallentamenti, blocchi e assistenza tecnica inadeguata.
Per ovviare alle tante difficoltà tecniche legate alla fatturazione elettronica è intervenuta Assosoftware, l'Associazione delle case produttrici di software, che - con una nota inviata ai propri iscritti - ha anticipato alcuni chiarimenti su alcuni punti che hanno generato dubbi tra gli operatori.
In particolare, in attesa di un documento di prassi esaustivo da parte del Fisco, l’Associazione ha voluto fornire un supporto agli operatori in relazione alla predisposizione delle fatture elettroniche, sollecitando, così, conferme da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, Assosoftware ha risolto il problema legato alla data di emissione/ricezione della fattura, precisando, ad esempio, che si mantengono “per il primo semestre, le preesistenti modalità di emissione/annotazione della fattura attiva”.
Così, ha specificato che:
Il Consiglio nazionale dei commercialisti in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate ha organizzato per oggi a Roma (presso la propria sede in Piazza della Repubblica, 59) un forum dal titolo “La fatturazione elettronica tra privati: i chiarimenti ai dubbi della prima fase di applicazione delle nuove procedure”.
All’incontro parteciperanno, oltre al presidente dei commercialisti Massimo Miani e al direttore dell’Agenzia delle Entrate Antonino Maggiore, anche il vicedirettore dell’Agenzia, Paolo Savini, il direttore centrale tecnologie e innovazione Giuseppe Buono, il responsabile ufficio sistemi e infrastrutture dei servizi digitali Gerardo De Caro e il responsabile ufficio applicativi Carmelo Piancaldini e per i commercialisti i consiglieri delegati alla fiscalità Gilberto Gelosa e Maurizio Postal e Pasquale Saggese, responsabile area tributaria fondazione nazionale dei commercialisti.
Obiettivo dell’incontro è quello di affrontare le difficoltà che gli operatori e i professionisti stanno registrando in questa fase di avvio del nuovo adempimento elettronico.
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