Fattura semplificata e regime IVA transfrontaliero: novità per i forfetari dal 2025

Pubblicato il 03 ottobre 2024

Lo schema di decreto legislativo in esame alla Camera e al Senato recepisce le direttive UE 2020/285 e 2022/542, introducendo importanti modifiche alle regole IVA per i contribuenti forfetari.

La finalità principale del provvedimento è la semplificazione degli oneri amministrativi per i piccoli contribuenti, permettendo loro di emettere fatture semplificate indipendentemente dall'ammontare dell'operazione, a partire dal 1° gennaio 2025. Inoltre, lo schema prevede l’introduzione di un regime di franchigia IVA transfrontaliero, estendendo il regime forfetario applicabile in Italia anche agli Stati membri che adottano un analogo sistema.

Questo intervento mira a facilitare la gestione fiscale e ridurre gli adempimenti burocratici, allineando la normativa italiana a quella comunitaria.

Decreto legislativo sul regime IVA per i forfetari: struttura e contenuto

Lo schema di decreto legislativo in esame recepisce le direttive UE 2020/285 e 2022/542, che modificano la direttiva 2006/112/CE in materia di IVA e di regime speciale per le piccole imprese.

Il provvedimento si inserisce nell'ambito della Legge di delegazione europea n. 15 del 2024 e della legge n. 53 del 2021, che stabiliscono il recepimento di tali direttive.

In particolare, in seguito al recepimento della nuova normativa UE in materia di IVA, come stabilito dalla direttiva 2020/285, viene modificato l'articolo 21-bis del DPR n. 633/1972 per estendere le modalità semplificate di fatturazione ai contribuenti forfetari.

Inoltre, il decreto prevede l'introduzione di un regime di franchigia IVA transfrontaliero, che permette ai contribuenti che operano in regime forfetario in Italia di estendere l'applicazione dello stesso regime anche in altri Stati Membri dell'Unione Europea che hanno implementato una normativa analoga.

Attualmente, invece, se questi soggetti minori operano stabilmente in altri Stati membri, sono tenuti a versare le imposte in quei Paesi secondo le regole fiscali ordinarie, senza poter beneficiare del regime di franchigia previsto in tali Stati.

Lo schema di Dlgs, infatti, si articola in 5 articoli.

I primi due articoli apportano modifiche alla legge n. 190 del 2014, introducendo il regime transfrontaliero di franchigia per i contribuenti forfetari residenti in altri Stati membri dell'UE e il regime speciale per rivenditori di beni usati e antiquariato.

L'articolo 3 modifica il Testo Unico IVA (DPR n. 633/1972), introducendo il nuovo Titolo V-ter, che disciplina il regime transfrontaliero di franchigia.

Gli articoli 4 e 5 riguardano rispettivamente le disposizioni finanziarie e l'entrata in vigore del decreto, prevista per il 1° gennaio 2025.

Regime speciale di franchigia transfrontaliero IVA per le piccole imprese

Il regime speciale di franchigia transfrontaliero IVA per le piccole imprese, introdotto dallo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva UE 2020/285, mira a semplificare gli adempimenti fiscali per i soggetti forfetari che operano in più Stati membri dell'Unione Europea. Questo regime consente alle piccole imprese residenti in uno Stato membro, che generano almeno il 75% del loro reddito in Italia, di beneficiare della franchigia IVA non solo nel proprio Paese, ma anche negli altri Stati membri che adottano un regime analogo. Ciò significa che tali imprese non saranno obbligate a registrarsi ai fini IVA in ciascun Paese dove operano, semplificando notevolmente la gestione amministrativa delle operazioni transfrontaliere e riducendo i costi legati alla conformità fiscale. L'obiettivo è favorire l'internazionalizzazione delle piccole imprese e ridurre gli ostacoli burocratici al commercio nell'ambito del mercato unico europeo.

Fattura semplificata per i contribuenti forfetari dal 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, i contribuenti forfetari beneficeranno di numerosi vantaggi grazie al recepimento della direttiva UE 2020/285.

Uno dei principali benefici sarà la possibilità di emettere fatture semplificate senza limiti di importo, snellendo così gli adempimenti burocratici legati alla fatturazione.

NOTA BENE: Di fatto sarà possibile emettere fatture semplificate anche per operazioni di importo superiore a 100 euro, eliminando il limite attuale.

Importante sottolineare che queste novità si applicheranno esclusivamente ai contribuenti forfetari; per il resto delle partite IVA, resterà la soglia dei 400 euro.

Questa modifica consentirà una significativa semplificazione degli adempimenti amministrativi, riducendo il carico burocratico e agevolando la gestione fiscale per le piccole imprese.

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