Con l’approvazione, venerdì scorso, del Dl 262/06 si prevede una nuova procedura per l’accatastamento dei fabbricati che hanno perduto i requisiti di ruralità o che pur essendo rurali devono essere iscritti al Catasto. La strategia dell’amministrazione finanziaria per aggiornare le mappe consiste nei controlli incrociati. L’agenzia del Territorio acquisirà le dovute informazioni sia dall’Agea – agenzia per le erogazioni in agricoltura – che dall’attività dell’Agenzia stessa. Per i proprietari a cui verranno contestate le informazioni, oltre alle sanzioni, probabilmente sarà chiesto il pregresso di Irpef ed Ici, in quanto non è consentita la possibilità di una sanatoria per mettersi in regola. Eccezione a quest’ultima regola è rappresentata dalla sanatoria prevista per i fabbricati rurali posseduti dai conduttori del un fondo non iscritti nel Registro delle imprese, per i quali è possibile la regolarizzazione dell’iscrizione al Catasto senza sanzioni entro il 30 giugno 2007. Le rendite catastali rettificate producono effetto dall’anno successivo a quello in cui il fabbricato ha perduto i requisiti di ruralità (elencati nell’articolo), ma se tale data non emerge, le nuove rendite sono efficaci dall’anno in cui viene notificata la richiesta di accatastamento.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".