Il Decreto legge varato mercoledì scorso dal Governo restituisce all’agenzia delle Entrate il potere di recupero degli aiuti corrisposti, illegittimamente, dallo Stato alle società in cui c’è la partecipazione (totale o prevalente) degli enti locali (le cosiddette ex-municipalizzate). Il citato Dl traccia, dunque, l’iter per la restituzione di quanto indebitamente fruito dalle imprese. Spetterà all’Agenzia recuperare le imposte non corrisposte e i relativi interessi, in relazione a ciascun periodo d’imposta in cui si è fruito dell’aiuto. La liquidazione degli importi avverrà sulla base di comunicazioni trasmesse dagli enti locali e delle dichiarazioni dei redditi presentate dalle società beneficiarie delle esenzioni fiscali accordate. In assenza di dichiarazioni, il Fisco acquisirà i dati direttamente e - entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto - provvederà a notificare gli atti di ingiunzione al pagamento, in relazione a ciascuna annualità interessata dal regime agevolato. Le società avranno 30 giorni di tempo, dalla data della notifica, per eseguire i versamenti delle somme dovute. In caso contrario si procederà all’iscrizione a ruolo, a titolo definitivo, degli importi insoluti. L’obiettivo di tutto ciò è quello di evitare l’applicazione di sanzioni gravi da parte della Corte di giustizia europea, in caso di ricorso di fronte ad essa della Commissione Ue per la mancata attuazione di quanto richiesto nella procedura di infrazione 2006/2456 avviata contro l’Italia (si veda Edicola di ieri).
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