Sono millesettecentonovanta i lavoratori autonomi, tra i quali professionisti, possibili evasori fiscali. La Guardia di Finanza ne ha individuati cinquanta con elevato rischio elusivo cui dedicherà, entro il 1° marzo 2019, controlli mirati.
E' indicato nella circolare della GdF emanata il 24 luglio 2018, protocollo n. 0097540/2018, su «redditi di lavoro autonomo, evasione nel settore dei lavoratori autonomi».
I “quasi duemila” soggetti, nel periodo tra il 2013 e il 2016 hanno omesso di presentare le dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell'Iva per almeno un'annualità in cui hanno percepito importo superiore a 50 mila euro certificati dai sostituti di imposta.
Sono:
modello 770 semplificato;
certificazione unica.
Da lì, gli incroci con altre informazioni estrapolate dalle banche dati delle Fiamme Gialle, al fine primo di verificare:
Dovendo costruire un indice di rischio generale, la GdF ha poi provveduto alla ricostruzione patrimoniale degli autonomi sotto osservazione, utile anche per proporre l'attivazione delle misure cautelari.
«Il carico operativo complessivo vincolante è stato quantificato nella misura di 50 interventi ispettivi, da concludersi, tendenzialmente, entro la corrente annualità».
«La restante parte della platea dei contribuenti costituirà patrimonio informativo da utilizzare per l'avvio di autonome attività da parte dei reparti territoriali», con intento di attuare una ricostruzione patrimoniale dei verificati.
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