Se il test dell’etilometro sullo stato di ebbrezza del conducente può dare luogo a dubbi di legittimità, la patente va restituita al proprietario nelle more del giudizio penale.
Lo ha sostenuto la Corte di cassazione con sentenza n. 22844 del 28 ottobre 2009 rigettando il ricorso della Prefettura contro la pronuncia del giudice di pace che aveva ritenuto dubbio il test effettuato su un’automobilista, svoltosi dopo ripetute accensioni e spegnimenti dell’apparecchio e senza che sia stato consegnato lo scontrino con il risultato dell'esame.
In attesa dell’esito del processo penale per violazione dell’art. 186 del Codice della strada, il documento che abilita alla guida sarà riconsegnato al conducente.
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