Entrano nel numero dei dipendenti occupati, in quanto componente della dimensione organizzativa aziendale e ad essa assoggettati, i rapporti di lavoro “etero-organizzati” di cui al Jobs Act. Pertanto rilevano al fine di redigere il bilancio in forma abbreviata composto, cioè, da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa.
Assonime - caso n. 9 dell'1 agosto 2017 - sostiene, in buona sostanza, che tali rapporti siano assimilabili ai rapporti di lavoro subordinato. Dunque, laddove in azienda siano rapporti di collaborazione organizzata dal committente, per l'appunto “etero-organizzati”, il loro numero va aggiunto al numero dei lavoratori subordinati, di modo che il parametro numerico per l'individuazione dei presupposti per individuare le società che possono ricorrere al bilancio in forma abbreviata, finalizzato ad individuare la dimensione dell'azienda, sia raggiunto.
Tanto i lavoratori subordinati, quanto i lavoratori c.d. “etero-organizzati”, per le eguali caratteristiche materiali della relazione con il datore di lavoro, quindi con la società, sono suscettibili di darne la cifra dimensionale: 50 unità di dipendenti occupati in media durante l'esercizio aziendale, perché dalla società di capitali possa essere redatto il bilancio abbreviato.
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