L’ordinanza del 17 febbraio 2005 della Corte di Giustizia Ue, ha stabilito che gli Ordini professionali hanno diritto di designare i propri componenti nelle commissioni di esame per l'abilitazione all'esercizio della professione, a condizione che il controllo sulle prove sia esercitato dallo Stato. Secondo i giudici europei, le norme comunitarie sulla concorrenza sono applicabili alla normativa statale sulle prove di abilitazione alla professione. di Giustizia Ue, inoltre, ritiene conformi alle medesime le norme relative alla composizione delle commissioni esaminatrici, che riservano un ruolo rilevante allo Stato. Da un lato, con la presenza di due magistrati, emanazione dello Stato, dall'altro, attraverso il Ministero della Giustizia, in grado di controllare ogni fase dei lavori della commissione. E', quindi, possibile affermare che lo Stato non ha delegato l'esercizio del proprio potere ad operatori privati.
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