Tra le modifiche al decreto cosiddetto Milleproroghe (Decreto legge n. 244/2016), approvate dalla Commissione affari costituzionali del Senato e contenute nel maxiemendamento su cui il Governo ha posto la questione di fiducia in Senato, si segnala un intervento che interessa l’esame di stato degli avvocati.
L’emendamento prevede, in particolare, che l’entrata in vigore delle nuove regole per le prove di abilitazione forense, slitti al 2018, con proroga, quindi, ancora per un anno, delle regole del vecchio regime.
Nel dettaglio, viene previsto che l'esame per l'accesso alla professione di avvocato si effettui, sia per quanto riguarda le prove scritte e le prove orali, sia per quanto riguarda le modalità di esame, secondo le norme previgenti, per i primi cinque anni - non più quattro, quindi - dalla data di entrata in vigore della Legge n. 247/2012 (ossia da 2 febbraio 2013).
Per un anno in più, quindi, i candidati all’esame forense potranno utilizzare, durante le prove scritte, codici commentati e annotati.
Da segnalare, un altro emendamento relativo all’albo cassazionisti: viene consentita l’iscrizione al relativo albo agli avvocati che maturino i requisiti secondo la previgente normativa entro cinque anni - anche in questo caso non più quattro - dalla data di entrata in vigore della citata Legge professionale forense.
Soddisfatti, delle modifiche, gli avvocati dell’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati).
Per quanto riguarda il primo emendamento, i giovani avvocati annunciano che continueranno, comunque, a richiedere che il regime transitorio venga applicato a tutti gli avvocati iscritti all'albo prima dell'emanazione della legge professionale.
Rispetto all’albo cassazionisti, la posizione dell’Aiga è per garantire a tutti gli iscritti ante 2012 di accedere all'elenco dei Cassazionisti in condizioni uguali o simili agli altri avvocati.
Solo dopo ciò – precisa l’associazione – e una volta entrata a regime la riforma, l'Aiga è disposta a proporre un esame per la permanenza in tale elenco, per valutare le effettive qualità di quanti sono iscritti passivamente da anni, con la cancellazione automatica di chi non ha adempiuto agli obblighi formativi.
Sulla fiducia, il Senato dovrebbe esprimersi il 16 febbraio. In caso di esito positivo, il testo passerà all'esame altro ramo del Parlamento per il suo varo definitivo.
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