Istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate - con risposta n. 246 del 14 aprile 2021 - circa la regolarizzazione per errata applicazione del regime Mini One Stop Shop (MOSS).
Il caso trattato riguarda un contribuente – che svolge su internet attività di commercio al dettaglio di beni acquistati da privati (B2C) – il quale afferma di aver erroneamente presentato la dichiarazione con la procedura MOSS, dettagliando le cessioni di beni destinate a consumatori finali residenti in altri Stati membri e l'Iva dovuta secondo le aliquote proprie di detti Stati, e di aver eseguito il relativo versamento dell'imposta in data 20 luglio 2020 con addebito sul conto corrente.
Si chiede la procedura da seguire per sanare le irregolarità dichiarative e di versamento.
Secondo tale disciplina, si applica l’Iva nello Stato di residenza del cedente se l'ammontare delle cessioni di beni spediti o trasportati nell'altro Stato membro non supera, nell'anno precedente e in quello in corso, l'importo di 100.000 euro per le cessioni di beni in base a cataloghi, per corrispondenza e simili, destinate a consumatori finali, a patto che il cedente non abbia optato per la tassazione nel paese di destinazione.
Chi aderisce al regime MOSS – attraverso apposita procedura senza doversi identificare nei vari Paesi Ue di residenza dei committenti privati - può trasmettere telematicamente le dichiarazioni Iva trimestrali, contenenti le informazioni dettagliate sui servizi elettronici prestati nei confronti di clienti situati in altri Stati Ue, e versare l’Iva dovuta.
E’, poi, lo Stato in cui il contribuente è identificato a ripartire l’imposta tra i singoli Paesi dell’Unione.
Al momento, tale regime è applicabile soltanto per il commercio elettronico diretto; dal prossimo 1° luglio sarà allargato il raggio di azione e comprenderà le vendite a distanza intracomunitarie di beni, di beni importati da territori terzi o paesi terzi e alcune cessioni interne di prodotti, nonché tutti i tipi di servizi B2C.
La risposta delle Entrate indica i passi da compiere per rimediare all’errato utilizzo del regime MOSS per dichiarare e versare l'Iva:
Infine, in sede di controllo della dichiarazione rettificativa, l’Iva versata in eccesso sarà restituita:
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