Con la direttiva 228/2008 inviata ieri alle 31 società partecipate, la società pubblica di riscossione Equitalia Spa ha dettato la linea sul contenzioso che sta prendendo corpo in queste settimane sulla validità delle vecchie cartelle esattoriali, a seguito dell’ordinanza della Corte costituzionale n. 377/2007 che ha dichiarato illegittime le cartelle esattoriali prive dell’indicazione del responsabile del procedimento. Per Equitalia la mancata indicazione del responsabile è una mera irregolarità che non determina l’annullabilità della cartella di pagamento, perché non influisce sul suo contenuto. Pertanto, negli eventuali giudizi promossi dai contribuenti a seguito dell’ordinanza della Corte costituzionale, le società del gruppo Equitalia chiederanno ai giudici l’applicazione dell’articolo 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990 sulla trasparenza amministrativa. La reazione delle associazioni dei consumatori non si è fatta attendere: Federconsumatori e Adusbef hanno annunciato ricorsi per neutralizzare migliaia di atti non in linea con la Corte costituzionale. Intanto per il 31 gennaio è fissato il tavolo tecnico tra i delegati del Cncu ed Equitalia, per discutere le questioni legate alla corretta applicazione dell’ordinanza della Corte costituzionale.
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