Per aderire alla definizione agevolata di cui all'articolo 6 del Dl fiscale n. 193/2016, mancava un tassello che è arrivato nella serata di venerdì 4 novembre: è stato, infatti, pubblicato il modello per l'istanza che i contribuenti possono inviare per attivare la procedura e così entrare nel vivo dell’operazione di rottamazione delle cartelle e degli avvisi esecutivi affidati a Equitalia.
Non sono attive le richieste che sono state inviate via Pec tra sabato e domenica, il primo giorno utile per attivare la procedura è fissato a lunedì 7 novembre 2016.
E' bene ricordare che si tratta di un'operazione che potrebbe essere soggetta a variazione, dal momento che in sede di conversione del provvedimento potrebbe cambiare qualcosa. Al momento, il versamento del dovuto è possibile con pagamenti fino a quattro rate, con l’ultima da saldare entro il 15 marzo 2018. Ma tra i molti emendamenti presentati al Dl fiscale, ve ne sono alcuni che puntano ad ampliare il numero delle rate, perciò – in tal caso - si dovrà chiarire la sorte di coloro che aderendo fin da subito hanno scelto una dilazione in quattro tempi, per poi in futuro voler sfruttare eventualmente una dilazione più ampia.
La definizione agevolata si applica alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2015 e vale per tutte le cartelle esattoriali non solo quelle affidate alla Società di riscossione, ma anche ad altri concessionari.
Anche se la norma di riferimento cita unicamente i carichi iscritti in ruoli coattivi, rientrano nella sanatoria anche gli avvisi di accertamento esecutivi notificati dall’Agenzia delle Entrate e gli avvisi di addebito dell’Inps (conferma arrivata dal modello di istanza che richiama l’indicazione tanto per gli accertamenti esecutivi che per gli avvisi di addebito).
Lo sconto, poi, può riguardare anche l'Iva, ma solo se l'imposta non riguarda il pagamento all'importazione. Chi intende aderire pagherà l’importo residuo delle somme inizialmente richieste senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Il modulo per le istanze di rottamazione delle cartelle da presentare via Pec è contraddistinto dal codice “DA1” (Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata).
Dal 7 novembre 2016, il modello sarà disponibile in tutti gli sportelli del Gruppo o direttamente sul sito internet di Equitalia e i contribuenti avranno tempo fino al 23 gennaio 2017 per aderire consegnando i moduli presso le sedi della società o inviandoli, tramite PEC, agli indirizzi mail indicati sul modulo e sul portale della società.
Sul modulo di adesione, i contribuenti - dopo essersi identificati - devono indicare quali sono le cartelle Equitalia per le quali chiedono la definizione agevolata, indicando anche le modalità di pagamento (unica soluzione o massimo quattro rate: tre entro il 15 dicembre 2017 e l’ultima entro il 15 marzo 2018).
Il contribuente non deve calcolare da solo gli importi dovuti per la definizione agevolata, ma sarà il concessionario a comunicare, entro il 24 aprile 2017, a chi ha aderito, l'importo complessivo dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Sempre Equitalia invierà anche i relativi bollettini.
Il Fisco non farà ulteriori sconti, perciò chi non paga le rate previste o le paga in ritardo o in misura ridotta decade dal beneficio e tornano ad applicarsi le sanzioni e gli interessi delle vecchie cartelle.
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