Miani, presidente del CNDCEC, scrive al viceministro dell'Economia, Casero, ed al direttore delle Entrate, Ruffini, spiegando le ragioni sottese alla elaborazione di un documento nel quale i commercialisti dettagliano le attuali criticità del sistema fiscale italiano.
L'auspicio, si legge nella missiva, è l'eliminazione del clima di incertezza ed instabilità normativa. Le soluzioni proposte spaziano: si passa dal suggerimento della proroga automatica delle scadenze fiscali quando software e modulistica vengono rilasciati con ritardo ad un nuovo calendario per esse (a tal proposito, il 12 luglio scorso i commercialisti chiedevano, per mezzo di un comunicato stampa, la posticipazione della scadenza per i modelli 770, in odore di essere accolta).
Nel calendario proposto per il 2017 si prevedono: l'allineamento al 15 ottobre del termine di presentazione di dichiarazione dei redditi ed IRAP; la posticipazione al 31 ottobre dell'invio delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute nel primo semestre 2017.
Lasciate le scadenze, i commercialisti si dedicano alle criticità dell'ordinamento fiscale, chiedendo che venga: eliminato l'obbligo di stampa dei registri IVA; disapplicata la maggiorazione dello 0,40% sui versamenti degli acconti IRES effettuati entro il 30 luglio.
Sullo split payment vorrebbero accelerati i tempi di pubblicazione dei decreti attuativi, in modo tale da allontanare definitivamente gli odierni dubbi sulla inclusione degli Ordini professionali tra i soggetti destinatari della normativa.
Altro ancora nel documento, consegnato durante un incontro al MEF.
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