Proroga di tre mesi, quindi al 30 settembre, dei versamenti per gli Isa. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dopo una seduta-fiume, hanno approvato il testo del Dl Crescita che ora dovrà passare attraverso il voto dell’Aula. I tempi sono ristretti, visto che il provvedimento deve avere il via libera definitivo entro il 29 giugno prossimo.
In rassegna, i punti principali del documento approvato.
Accolte in parte le richieste dei professionisti per quanto riguarda i nuovi Indici di affidabilità fiscale, Isa, che sostituiscono gli studi di settore.
L’emendamento approvato prevede il rinvio al 30 settembre dei termini per i versamenti dovuti in base al modello Redditi, Irap e Iva in scadenza tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019.
La proroga riguarda anche i soci delle società che devono compilare le pagelle fiscali.
Secondo il Sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, il differimento supera il Dpcm annunciato dal ministro Tria nei giorni scorsi, che fissava una proroga di venti giorni.
Non è prevista la maggiorazione dello 0,40% e vengono esclusi dalla proroga i soggetti che scelgono il regime dei minimi e i forfetari.
Dunque, la battaglia iniziata dai commercialisti, che avevano chiesto addirittura la sospensione, per quest’anno, dell'applicazione degli Isa, è stata vinta solo in parte.
Sulla nuova data, ecco il commento del presidente dei commercialisti, Miani: “è un fatto molto positivo, con il quale viene recepita una richiesta più volte avanzata dal Consiglio nazionale dei commercialisti”. Inoltre, sottolinea “la sensibilità per le difficoltà manifestate dalla professione dimostrata in questo frangente da esponenti governativi e parlamentari, nonché dal Mef e dai vertici dell’Agenzia delle Entrate”.
Viene apprezzata, quindi, la proroga al 30 settembre che consente ai professionisti di lavorare con meno pressioni nonché il fatto che sia giunta non a ridosso della scadenza ma con congruo anticipo.
Altro traguardo raggiunto è la moratoria per i primi sei mesi dell’obbligo di trasmissione telematica di scontrini e ricevute all’agenzia delle Entrate, che dal 1° luglio 2019 riguarderà commercianti ed esercenti con volume d’affari fino a 400mila euro e poi tutti gli altri dal 2020. Si richiede, però, che la trasmissione dei dati avvenga entro un mese dall’operazione e che non abbia conseguenze sulla liquidazione Iva di periodo.
Passa anche il taglio strutturale di 600 milioni l’anno delle tariffe Inail ma dal 2023 e non dal 2022.
Lo spostamento di un anno è dovuto ad un cambio di copertura, essendo stato eliminato il riferimento alle risorse derivanti dal fondo che alimenta il reddito di cittadinanza.
Un emendamento riduce i criteri per accedere alle agevolazioni da parte delle imprese che intraprendono la strada della trasformazione digitale: ammessi i progetti con spese di almeno 50mila euro (invece che 200mila) e per aziende con almeno 100mila euro di ricavi (invece di 500mila).
Gli incentivi per veicoli elettrici ed ibridi introdotti dalla legge di bilancio 2019, se si procede alla rottamazione di veicoli euro 0, 1, 2 e 3, vengono estesi a tutte le moto e i ciclomotori (anche oltre 11 kw di potenza), ed alle microcar.
Si conferma l’avvio del contratto di espansione, per ora in via sperimentale per il 2019 e 2020, che consente di agevolare le nuove assunzioni nei processi di trasformazione delle imprese. Si applica agli enti con più di mille dipendenti.
Il contratto di espansione prevede la possibilità di un prepensionamento anticipato di 5 anni (nella precedente versione della norma era di 7 anni) con onere a carico dell’impresa e al quale il lavoratore potrà accedere su base volontaria.
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