Il Consiglio dei Ministri del 17 dicembre scorso ha approvato uno schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2006/123/CE in materia di servizi nel mercato interno diretta ad assicurare la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi tra gli Stati membri. Salve le disposizioni relative ad ordini, collegi e albi professionali, è possibile istituire regimi autorizzatori solo se questi sono giustificati da motivi imperativi di interesse generale, nel rispetto dei principi di non discriminazione, di proporzionalità. Quindi nell’ambito delle attività professionali tutelate da ordini è stato introdotto un principio di specialità rispetto al principio generale di libera prestazione di servizi, per il quale si applica il principio del paese di destinazione e non quello di origine.
I professionisti di altro Stato UE, dopo aver ottenuto il decreto ministeriale previsto dal decreto legislativo n. 206/2007, sono tenuti a presentare al Consiglio dell’ordine competente la domanda di iscrizione, accompagnata dai documenti da cui emerge il possesso dei requisiti fissati dall’ordinamento professionale; l’iscrizione dovrà avvenire entro due mesi altrimenti scatterà il silenzio-assenso. L’iscrizione è consentita anche ad associazioni o società di uno Stato UE. Il decreto legislativo di attuazione specifica che dovrà essere attuato l’adeguamento della normativa vigente in materia di esercizio delle professioni regolamentate ai principi che modificano gli ordinamenti di alcune professioni tra cui: dottore agronomo e dottore forestale, agrotecnico, perito agrario, geologo, perito industriale, avvocato, dottore commercialista, consulente del lavoro, giornalista.
Il recepimento e quindi l’attuazione della direttiva deve avvenire entro il 28 dicembre prossimo.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".