Direttiva europea per migliorare l'applicazione dei diritti dei lavoratori
Pubblicato il 15 aprile 2014
La Commissione Europea, con
comunicato del 14 aprile 2014, ha annunciato che il Consiglio dei Ministri dell'Ue ha approvato una
nuova direttiva volta a garantire una migliore applicazione a livello nazionale del
diritto dei cittadini dell'Ue di lavorare in altro Stato membro.
Le nuove norme sono finalizzate a
eliminare gli ostacoli alla
libera circolazione dei lavoratori, per superare i quali e prevenire ogni forma di discriminazione la direttiva imporrà agli Stati membri di garantire:
- che uno o più organismi a livello nazionale forniscano un
sostegno e assistenza giuridica ai lavoratori migranti dell’Ue per quanto riguarda l’applicazione dei loro diritti;
- una
tutela giuridica efficace dei diritti (tra cui, ad esempio, la protezione dalla vittimizzazione per i lavoratori migranti dell’Ue che vogliono far valere i loro diritti);
-
informazioni facilmente accessibili in più di una lingua dell’Ue sui diritti di cui godono i lavoratori migranti dell'Unione e le persone in cerca di lavoro.
Tali norme andranno a vantaggio anche dei datori di lavoro, i quali potranno contare su maggiori informazioni quando assumeranno persone provenienti da un altro paese dell’Ue.
Gli Stati membri dispongono ora di due anni per attuare la direttiva a livello nazionale.