“Dies Irap” alla Consulta

Pubblicato il 06 luglio 2009 Dopo i rinvii del 2007 e del 2008, nei prossimi due giorni la Corte Costituzionale si esprimerà sull’Irap e, in particolare, sull’indeducibilità dell’imposta regionale ai fini dei tributi erariali. L’appuntamento - noto come Irap-day - si terrà prima in udienza pubblica e poi in camera di consiglio e consisterà nell’esaminare l’Imposta alla luce della deducibilità parziale del 10% introdotta dal decreto anticrisi (Dl 185/08). Finora si è cercato di evitare gli effetti negativi che sarebbero potuti derivare all’Erario da un eventuale pronuncia di illegittimità costituzionale. La questione risale ad un’ordinanza antica (quella di Genova del 2004), secondo la quale l’indeducibilità dell’Irap non sarebbe conforme al principio della capacità contributiva in quanto comporterebbe l’assoggettamento ad imposizione di un reddito inesistente o di un prelievo di tipo “espropriativo”, quando l’imposta sul reddito è superiore al reddito disponibile, e darebbe luogo ad una duplicazione impositiva, dato che le imposte sui redditi graverebbero anche sull’Irap. Nel caso di bocciatura, dunque, oltre alle minori entrate per lo Stato, sarà possibile proporre ricorso pari al 100% della deducibilità dell’imposta dal prelievo erariale e del 90% per chi ha già usufruito del parziale sconto del 10% del Dl anticrisi. Ma, il fatto è che non è sicuro che questa richiesta di rimborso sarà sufficiente a garantire un’imposta che da sola vale più di 40 miliardi di euro. Così, sembra plausibile che la decisione dei prossimi due giorni possa essere quella di un rinvio alle Commissioni tributarie che hanno sollevato la questione di legittimità così da consentire loro di valutare, caso per caso, se in base allo ius superveniens il caso specifico possa essere soddisfatto dal Dl anticrisi. Non è da escludere, però, neanche l’ipotesi già verificatasi in passato che la stessa Corte rinvii a data da destinare sia l’udienza pubblica che la camera di consiglio, come accaduto il 21 febbraio 2007 e il 12 marzo 2008. l’ultima opzione possibile è che la questione sollevata riguardante l’Irap venga riconosciuta dai giudici infondata. Se fosse così, il risultato sarebbe che tutto resta immutato e all’atto pratico si registrerebbe una perdita di tempo e denaro, sia per lo Stato con il 10% di deducibilità dell’Irap sia per i contribuenti con i numerosi contenziosi avviati.
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