La dichiarazione di adottabilità dei minori deve essere effettuata sulla base di una verifica "attuale" e non "datata", circa la effettiva idoneità dei genitori a prendersi cura dei propri figli.
E' quanto, in sostanza, affermato dalla Corte di Cassazione, prima sezione civile, con sentenza n. 24445 depositata l'1 dicembre 2015, accogliendo il ricorso di due genitori avverso la pronunciata dichiarazione di adottabilità dei loro figli minori.
Decisione censurata dalla Corte Suprema, in quanto esclusivamente fondata su dati tratti dal giudizio di primo grado, senza che siano stati chiesti o svolti accertamenti successivi, atti a captare i cambiamenti intrapresi in senso positivo dai ricorrenti, volti ad una stabilizzazione, non solo della loro condizione psicologica, ma anche lavorativa, economica ed abitativa.
Va dunque cassata – conclude la Corte – la pronuncia di adottabilità che si fonda su riscontro della condizione di abbandono non attuale; riscontro da effettuare dunque su fatti presenti e non passati.
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