Dal 31 marzo 2021, il deposito telematico degli atti del processo presso la Corte cassazione ha assunto valore legale.
Questo per effetto dell’art. 221, comma 5, del DL n. 34/2020 ai sensi del quale, nei procedimenti civili innanzi alla Corte di cassazione, il deposito degli atti e dei documenti da parte degli avvocati può avvenire in modalità telematica, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici.
A tale previsione ha fatto seguito il DM del 27 gennaio 2021, con cui è stata accertata, presso la Cassazione, l'installazione e l’idoneità delle attrezzature informatiche nonché la funzionalità dei servizi di comunicazione del settore civile, per il deposito telematico degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti, a decorrere dal 31 marzo 2021.
In vista di questo avvio – avvenuto, si rammenta, dopo diversi mesi di sperimentazione – la Fondazione per l'innovazione forense del CNF (FIIF) ha messo a punto un utile Vademecum con le risposte alle domande più frequenti in tema di deposito telematico.
Nel compendio, sono indicate anche le modalità di redazione della busta telematica di deposito attraverso il redattore atti open-source SLpct.
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