Delega per il riordino della geografia giudiziaria

Pubblicato il 01 settembre 2011 Il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha presentato ieri, 31 agosto, alla commissione Bilancio del Senato una proposta di emendamento alla manovra economica di cui al Decreto legge 138/2011 di Ferragosto contenente la delega per il Governo, da esercitare entro un anno, con cui porre in atto tagli ed accorpamenti dei piccoli tribunali, delle procure e degli uffici dei giudici di pace al fine di ridistribuire e razionalizzare la geografia giudiziaria del nostro Paese. Estensione, numero degli abitanti, carichi di lavoro, sopravvenienze, specificità territoriale e tasso di criminalità organizzata saranno i parametri che dovranno essere presi in considerazione per la riorganizzazione degli uffici giudiziari.

In particolare, per quel che riguarda la riduzione ed l'accorpamento gli uffici di primo grado, la delega prevede che venga, comunque, garantita la presenza del tribunale ordinario nei circondari dei comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011. Inoltre, per quel che concerne le sezioni distaccate, in ogni distretto di Corte d'appello verrà assicurata la presenza di almeno 3 degli attuali tribunali con relative procure.

Anche gli uffici di procura verranno accorpati, e ciò indipendentemente dall'eventuale accorpamento dei relativi tribunali; in tali casi - si legge nel testo della delega - l'ufficio di procura accorpante potrà svolgere le funzioni requirenti in più tribunali.

Per quel che concerne gli uffici del giudice di pace, verranno tagliati, prioritariamente, quelli non circondariali. Il personale guadagnato con la soppressione delle rispettive sedi, sarà assegnato in misura non inferiore al 50% presso la sede di tribunale o di procura limitrofa mentre la restante parte proseguirà il servizio presso l'ufficio del giudice di pace di trasferimento. In ogni caso è prevista una possibilità di salvezza per il singolo ufficio: i giudici di pace da sopprimere o accorpare saranno pubblicati sul sito del ministero della Giustizia e, entro 60 giorni dalla data della relativa pubblicazione, gli enti locali interessati potranno chiederne il mantenimento facendosi carico di tutte le spese di funzionamento della struttura e fornendo, altresì, il personale amministrativo necessario.

A fronte di questa proposta, l'Organismo unitario dell'avvocatura ha inviato una missiva al Guardasigilli con cui viene auspicato che, sul progetto di riordino, venga, comunque, sentito il punto di vista di tutte le componenti del settore giustizia.
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