Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, il terzo presentato da questo Governo.
Si compone di tre sezioni:
- Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia;
- Sezione II: Analisi e tendenze di finanza pubblica;
- Sezione III: Programma Nazionale di Riforma (PNR).
A queste sezioni si aggiungono alcuni allegati.
Il Documento viene trasmesso alle Camere affinché si esprimano sugli obiettivi programmatici e sulle strategie di politica economica in esso contenute.
Dopo il passaggio parlamentare, il Programma di Stabilità e il PNR (Programma nazionale di riforma, accluso al DEF) saranno inviati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea entro il 30 aprile 2016.
Nel PNR considerati fisco, privatizzazioni, agenda digitale, riforma degli appalti, riforma delle banche, implementazione del Jobs act, riforma della scuola nella parte dell’alternanza scuola-Pa, riforma della Pa, riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione.
Il Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 110 dell'8 Aprile 2016 informa che nel 2015, dopo tre anni consecutivi di contrazione, l’economia italiana è tornata a crescere (+0,8%) e nel 2016 questa crescita prosegue e si rafforza (+1,2%). L’occupazione cresce, la disoccupazione cala, i conti migliorano, le tasse diminuiscono. Il Governo mantiene una politica rigorosa ma, nello stesso tempo, ha avviato una stagione di misure di sostegno all’economia che permettono finalmente di far ripartire il Paese.
Intanto, il premier Matteo Renzi, presentando il DEF, che rivede al ribasso la stima del Pil per il 2016, rassicura: “Non ci saranno altre manovre, assolutamente no. Vedo parlamentari autorevoli, professori, nobel mancati che ogni volta dicono 'vedrete ci sarà una manovra correttiva'. Ebbene, l’espressione manovra correttiva appartiene al passato, l’abbiamo rottamata”.
L’Italia cresce, prosegue Renzi, e la revisione al ribasso del Pil è una costante delle manovre finanziarie degli ultimi anni.
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