Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2016 del Decreto Interministeriale del 26 maggio 2016, il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), già sperimentato in dodici città italiane, è stato completamente ridisegnato e viene esteso, a partire dal 2 settembre 2016, a tutto il territorio nazionale.
Come dichiarato dal Ministro del Lavoro, Poletti, il SIA è di fatto una misura ponte, un'anticipazione del reddito d'inclusione che sarà operativo a partire dal 2017, dopo l'approvazione della legge delega per il contrasto alla povertà da parte del Senato.
Da notare che non si tratta di una misura assistenzialistica, in quanto è obbligatoria la partecipazione ad un percorso di accompagnamento per far uscire la persona, o il nucleo familiare, dalla situazione di emarginazione.
Infatti, ai sensi dell’art. 7 del D.I. del 26 maggio 2016 per il SIA i Comuni devono predisporre un progetto di presa in carico che preveda l’impegno a svolgere specifiche attività - sottoscritto per adesione - che richieda ai componenti del nucleo familiare l’impegno a svolgere attività nelle seguenti aree:
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