Dopo essere stato approvao dal Consiglio dei ministri del 7 agosto 2024, il Decreto Omnibus di agosto recante “Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2024.
Si tratta del decreto legge n. 113 del 9 agosto 2024 con efficacia dal 10 agosto 2024.
Il decreto legge contiene una serie di misure di carattere fiscale in diversi ambiti per supportare l'economia e gestire alcune urgenze normative.
Tra queste, da segnalare il raddoppio della flat tax per i miliardari esteri che trasferiscono il domicilio fiscale in Italia; il rifinanziamento di 1,6 miliardi aggiuntivi per la Zes Unica Mezzogiorno; un contributo per gli abitanti sfollati delle Vele di Scampia; uno stanziamento di 3 milioni di euro a sostegno del turismo nei Comuni all’interno di comprensori e aree sciistiche della dorsale appenninica, oltre che una serie interventi in favore delle pubbliche amministrazioni e degli enti territoriali.
Di seguito, una panoramica delle principali disposizioni in arrivo.
Il Decreto omnibus ha introdotto significative modifiche al credito d'imposta per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) Unica, ampliando il finanziamento disponibile e stabilendo un sistema di verifica più rigoroso degli investimenti realizzati. A seguito della straordinaria domanda, che ha portato l'Agenzia delle Entrate a ridurre l'ammontare del credito d'imposta originariamente previsto, il rifinanziamento aggiunge 1,6 miliardi di euro ai 1,67 miliardi già stanziati, portando il totale a 3,27 miliardi disponibili per il periodo dall'1° gennaio al 15 novembre 2024.
ATTENZIONE: Le imprese che desiderano accedere a questo credito e che hanno presentato la comunicazione dal 12 giugno, devono inoltrare una comunicazione integrativa all'Agenzia delle Entrate tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, attestando la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre.
In pratica si introduce un nuovo obbligo di comunicazione a carico delle imprese, con il quale si attesti, «a pena di decadenza dall’agevolazione», «l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti indicati nella comunicazione» sull’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024.
È fondamentale che le imprese rispettino questa scadenza per non decadere dall'agevolazione.
La comunicazione deve includere:
Questo nuovo meccanismo mira a garantire che le risorse siano allocate efficacemente e che gli investimenti promessi siano effettivamente realizzati, evitando così situazioni in cui le prenotazioni rimangono solo teoriche e influenzano negativamente la distribuzione dei fondi.
La dichiarazione intermedia, che già esiste per altri tipi di crediti d'imposta, viene ora introdotta anche per la ZES, come parte di un approccio più monitorato e controllato alla gestione delle risorse economiche destinate a stimolare lo sviluppo del Mezzogiorno.
Il Decreto di agosto n. 113/2024 ha rivisto le date per l’adeguamento delle esistenze di magazzino da parte delle imprese relativamente al periodo d’imposta in corso al 30 settembre 2023 e per la rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni posseduti alla data del 1° gennaio 2024.
Magazzino - Le aziende hanno ora fino al 30 settembre 2024 (in origine era entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d'imposta in corso al 30 settembre 2023) per pagare la prima di due rate relative all'adeguamento delle scorte di magazzino, in base alla legge di Bilancio 2024.
La seconda rata rimane ferma alla data di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi relativa al periodo d’imposta successivo.
Per i soggetti per i quali il termine di approvazione del bilancio relativo all'esercizio in corso al 30 settembre 2023 scade entro la data del 29 settembre 2024, l'adeguamento delle esistenze iniziali può avvenire entro il 30 settembre 2024 nelle scritture contabili relative all'esercizio successivo.
Rivalutazione di Terreni e Partecipazioni – Persone fisiche, società semplici, enti non commerciali e soggetti non residenti senza stabile organizzazione in Italia possono rivedere il valore fiscale di terreni e partecipazioni posseduti dal 1° gennaio 2024, versando un'imposta sostitutiva del 16%, non più entro il 30 giugno 2024 ma entro il 30 novembre 2024,
Il decreto legge approvato in CdM ha introdotto una modifica significativa al regime fiscale per i neo-residenti, specificamente per coloro che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia e possiedono redditi prodotti all'estero.
NOTA BENE: Questa decisione riguarda i trasferimenti di residenza effettuati successivamente all'entrata in vigore del decreto, mantenendo l'aliquota precedente per coloro che avevano già trasferito la loro residenza in Italia.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che il raddoppio della flat tax mira a limitare le strategie di pianificazione fiscale degli ultra-milionari, un tema discusso anche nei forum internazionali come il G20 e il G7. L'obiettivo è evitare una competizione fiscale dannosa per paesi con spazi fiscali limitati come l'Italia.
ATTENZIONE: La nuova imposta sarà dovuta a partire dal prossimo anno fiscale, con effetti concreti osservabili dal 2025, poiché la residenza fiscale richiede almeno 184 giorni di permanenza in Italia entro la fine di giugno per essere riconosciuta per l'anno fiscale in corso.
Il decreto Omnibus porta significative novità per il settore sportivo, con particolare attenzione alle associazioni e società sportive dilettantistiche. Su proposta del ministro dello Sport, Andrea Abodi, il decreto proroga le agevolazioni IVA già in atto per queste entità e introduce chiarimenti sul regime IVA applicabile ai corsi di attività sportiva invernale.
Queste modifiche mirano a semplificare e rendere più accessibili le operazioni fiscali per le organizzazioni sportive, facilitando l'erogazione di attività formative e competitive durante la stagione invernale.
Oltre a questi interventi sul fronte fiscale, il decreto prevede anche un supporto concreto agli operatori del settore attraverso un rifinanziamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari. Tale misura, che dovrebbe oscillare tra i 7 e i 10 milioni di euro, è diretta a incentivare la promozione e il sostegno delle attività sportive fino al 15 novembre 2024. Con queste azioni, il governo dimostra un impegno nel sostenere la vitalità e la sostenibilità finanziaria del settore sportivo dilettantistico, riconoscendo il ruolo fondamentale dello sport nella promozione della salute e della coesione sociale.
Un'importante misura di sostegno economico è stata pensata per le aree sciistiche della dorsale appenninica, con uno stanziamento di 13 milioni di euro per l'anno 2024.
Il provvedimento è stato adottato in risposta alla significativa diminuzione delle presenze turistiche dovuta alla scarsità di precipitazioni nevose, un fenomeno che ha colpito i comprensori sciistici appenninici nel periodo dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024.
NOTA BENE: Le risorse sono destinate a sostenere le imprese turistiche che operano in questi comuni e che hanno registrato una riduzione dei ricavi di almeno il 30% rispetto al periodo corrispondente tra il 2019 e il 2020.
Il sostegno finanziario è rivolto a una vasta gamma di attività legate al turismo invernale, inclusi gli esercenti di impianti di risalita e di innevamento artificiale, i noleggiatori di attrezzature per sport invernali, i maestri di sci e le scuole di sci, nonché le agenzie di viaggio, i tour operator, i gestori di stabilimenti termali, le imprese turistico-ricettive e di ristorazione.
Il ministero del Turismo è incaricato di definire:
Questa iniziativa dimostra un impegno concreto nel supportare un settore fondamentale per l'economia di molte aree montane, cercando di mitigare l'impatto economico di una stagione sciistica sotto le aspettative a causa delle avverse condizioni climatiche.
Il decreto Omnibus porta rinnovati investimenti e sostegni nei settori della scuola, dell'università e della cultura per l'anno accademico 2024-2025.
Per la scuola e l'educazione, il decreto estende la tutela assicurativa per studenti e personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, includendo la formazione terziaria professionalizzante e quella superiore. Questa estensione assicura una copertura continua e supporta le dinamiche di alternanza scuola-lavoro.
Nel settore universitario, viene incrementato il fondo per il finanziamento ordinario delle università statali, mettendo a disposizione 50 milioni di euro per attività di ricerca. In aggiunta, si rafforza il supporto ai collegi di merito, con un aumento di 1 milione di euro allo stanziamento già previsto, evidenziando l'importanza attribuita all'eccellenza e al merito accademico.
Per quanto riguarda la cultura, il decreto celebra il patrimonio storico e artistico italiano con iniziative significative. Viene istituito il comitato nazionale “Neapolis 2500” per commemorare il 2500° anniversario della fondazione di Napoli, con un contributo di 1 milione di euro per il 2024. Parallelamente, per promuovere gli eventi culturali legati alla designazione di Gorizia come capitale europea della cultura 2025, viene stanziato un contributo di 3 milioni di euro. Questi interventi mirano a valorizzare e promuovere la ricchezza culturale italiana su più fronti, sostenendo sia l'educazione che la cultura in un contesto di celebrazione storica e innovazione accademica.
Infine, il Decreto Omnibus di agosto prevede anche un intervento significativo per assistere le famiglie colpite dal recente crollo a Scampia, dove parte del complesso edilizio delle Vele ha subito gravi danni.
Il Governo, in collaborazione con il Comune di Napoli, ha stanziato fondi per fornire contributi di autonoma sistemazione agli sfollati di questo drammatico evento.
In totale, sono stati destinati al Comune di Napoli 917mila euro per il 2024 e 2,1 milioni di euro per il 2025 per gestire questa emergenza. Inoltre, il Fondo emergenze nazionali è stato incrementato di 150 milioni di euro per supportare ulteriormente queste e altre situazioni di emergenza.
Questi interventi mirano a garantire una risposta tempestiva e adeguata alle esigenze immediate delle famiglie sfollate, fornendo loro il supporto necessario per affrontare le conseguenze di un evento così devastante, fino al termine del 2025.
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